1.980 d.C. -> oggi

1.980 d.C. – [web] – Le temperature cominciano ad aumentare rapidamente.

1.988 d.C. – [W] – La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti preconizza l’esistenza della Grande chiazza di immondizia del Pacifico (Pacific Trash Vortex) , consistente in un enorme accumulo di spazzatura galleggiante (composto soprattutto da plastica) situato nell’Oceano Pacifico, approssimativamente fra il 135º e il 155º meridiano Ovest e fra il 35º e il 42º parallelo Nord.

1.989 d.C. – [W] – Il 9 novembre, dopo una lunga crisi, il governo della Germania dell’Est  smantella i posti di blocco al Muro di Berlino. Nessun controllo sull’identità fu più eseguito sulle persone in transito. Gli estasiati berlinesi dell’Est furono accolti in maniera festosa dai loro fratelli dell’Ovest, spontaneamente i bar vicini al muro iniziarono a offrire birra gratis per tutti.

1.990 d.C. – [W] – La riunificazione tedesca avvenne il 3 ottobre 1990, quando i territori della Repubblica Democratica Tedesca (RDT, comunemente chiamata “Germania Est” in italiano; Deutsche Demokratische Republik o DDR in tedesco) vennero incorporati nell’allora “Germania Ovest” (in tedesco denominata ufficialmente Bundesrepublik Deutschland o BRD; in italiano Repubblica Federale Tedesca o RFT), per poi costituirsi in cinque nuovi Länder (“stati federati”): Meclemburgo-Pomerania Anteriore, Brandeburgo, Sassonia, Sassonia-Anhalt e Turingia.

Lo stato riunificato mantenne il nome che era della Germania Ovest ed è ancora oggi la Repubblica Federale Tedesca.

1.991 d.C. – [W] – La dissoluzione dell’Unione Sovietica fu il processo di disgregazione che coinvolse il sistema politico, economico e la struttura sociale sovietica, compreso tra il 19 gennaio 1990 e il 26 dicembre 1991, portando alla scomparsa dell’Unione Sovietica, all’indipendenza delle repubbliche sovietiche e alla restaurazione dell’indipendenza nelle repubbliche baltiche, avvenuta il 26 dicembre dello stesso anno, dando così nascita ai cosiddetti Stati post-sovietici.

1.992 d.C. – [W] – Primo rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climat Change) a Rio de Janeiro, nel quale viene presentata un accordo sottoscritto da molti Paesi che si impegnano a ridurre o limitare la produzione di gas serra.

1.992 d.C. – [W] – Il 7 febbraio viene firmato il Trattato di Maastricht, che pone le basi per l’unione monetaria dell’Europa, per nuove competenze comunitarie e fissando anche le regole politiche e i parametri economici e sociali necessari per l’ingresso dei vari Stati aderenti nell’Unione Europea.

 

1.994 d.C. – [W] – Il sistema GPS – Global Positioning System diviene pienamente operativo, dopo che nel 1991 gli USA aprirono al mondo il servizio per usi civili con il nome SPS (Standard Positioning System), con specifiche differenziate da quello riservato all’uso delle forze militari USA denominato PPS (Precision Positioning System). Il segnale civile era intenzionalmente degradato attraverso la Selective Availability (SA) che introduceva errori intenzionali nei segnali satellitari allo scopo di ridurre l’accuratezza della rilevazione, consentendo precisioni dell’ordine di 900–950 m. Questa degradazione del segnale è stata disabilitata nel mese di maggio 2000 grazie a un decreto del presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, mettendo così a disposizione degli usi civili la precisione attuale di circa 10 – 20 m.

1.996 d.C. – [W] – Secondo rapporto dell’IPCC alla Conferenza di Ginevra.

Per la prima volta i rappresentanti dei governi riconoscono l’esistenza di un “influsso dell’uomo sul clima”.

1.997 d.C. – [W] – A Kyoto in Giappone viene firmato un Protocollo che impegna i Paesi firmatari a ridurre le emissioni di anidride carbonica, ma decidendo che tale impegno sarebbe divenuto esecutivo sono dopo la sua sottoscrizione da parte di almeno 55 Stati.

1.999 d.C. / 2.001 d.C. – [web] – Realizzazione del progetto italo-francese Interreg Alcotra GERIA – Gestione dei Rischi Ambientali. L’area di studio interessata dal progetto è la fascia costiera lunga 100 km e profonda 15 km, che si estende da Villefranche-sur-Mer (Francia) a Cervo (Italia). Combina l’est del dipartimento delle Alpi Marittime con l’ovest della Liguria La parte francese comprende 53 comuni del dipartimento delle Alpi marittime (tra cui Mentone, Roquebrune-Cap-Martin, Beaulieu-sur-Mer, Villefranche-sur -Sea …), di cui 32 sulla costa. Attraente, dotata di un clima e di un paesaggio ricercato dai turisti, l’area di studio è interessata dal rischio sismico e da frane, inondazioni e incendi, a volte aggravati dal rilievo, dal clima , dalla vegetazione e dall’urbanizzazione. Questi quattro pericoli rappresentano le principali minacce su un terreno di difficile accesso e intensa urbanizzazione, e questo progetto mirava a condurre un’analisi comparativa dei metodi di gestione del rischio naturale in Francia e in Liguria (attori, regolamenti). L’applicazione di questa analisi riguarda la realizzazione di uno scenario di eventi sismici nell’area di confine tra Villefranche sur mer e Imperia. Questo scenario ha consentito ai responsabili della protezione civile e della pianificazione di città e paesi di analizzare le conseguenze di un evento sismico nell’area di confine, esaminando le particolarità geografiche ed economiche di quest’area.

2.000 d.C. – [SCC] – In questo momento il pianeta Terra ospita complessivamente circa 6 miliardi di umani.

Fine XX secolo – [SCC] – Le attività umane, in un periodo di 12.000 anni, hanno modificato dal 30 % al 50 % della superficie terrestre, attraverso disboscamenti, agricoltura, allevamento ed urbanizzazione, rispetto alla situazione esistente all’inizio dell’Olocene.

2.001 d.C. – [W] – Pubblicazione del terzo rapporto IPCC, nel quale vengono presentati alcuni scenari di cambiamento climatico per il 2.100 d.c., nei quali si prevede un aumento della temperatura media da 1.4° a 5,8°.

È da sottolineare che anche il più basso di tali valori di aumento delle temperature supera quelli per il periodo dell’optimum climatico romano o per l’interglaciale del Basso Medioevo, stimati entrambi in circa 1,2°.

2.001 d.C. – [web] – L’11 settembre un attacco terroristico eseguito mediante il dirottamento di aerei di linea provoca l’incendio ed il crollo delle “Torri gemelle” a New York.

2.003 d.C. – [W] – Il 10 luglio conclude i suoi lavori la Convenzione europea sul futuro dell’Europa, con la stesura del Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa.

2.003 d.C. / 2.006 d.C. – [web] – Realizzazione del progetto italo-francese Interreg Alcotra EUROBASSIN – Piano di Bacino transfrontaliero del Roia, avente l’obiettivo di realizzare una collaborazione territoriale concreta, basata sulla necessità di salvaguardare ed ottimizzare lo sfruttamento delle risorse naturali primarie, nonché per la riduzione del rischio idrogeologico, a livello di bacino idrografico transfrontaliero relativamente al fiume Roia. I fenomeni idrogeologici ed idrosedimentari hanno origine nella parte alta del bacino, ovvero in territorio francese, ma i principali elementi esposti al rischio sono in Italia. I principali pozzi di emungimento d’acqua per uso idropotabile sono in territorio italiano e sono utilizzati da una gran parte della popolazione della Provincia di Imperia, ma servono anche parecchie migliaia di utenti francesi in area transfrontaliera. Una programmazione integrata, a livello di bacino idrografico, dello sfruttamento delle risorse primarie e della tutela dal rischio idrogeologico, può consentire di far raggiungere standard europei di qualità, su questi temi, agli abitanti di questo territorio. Il Piano di Bacino Integrato del Fiume Roia rappresenta una esperienza pilota molto importante nel campo dell’integrazione del territorio transfrontaliero. Il precedente progetto Interreg II GERIA ha creato le premesse, in questa zona, per la realizzazione di un Piano di Bacino Integrato del Fiume Roia.

2.005 d.C. – [W] – Il 16 febbraio entra in vigore il Protocollo di Kyoto, sottoscritto anche dalla Russia e da altri 141 Stati. Gli USA non lo sottoscrivono.

2.005 d.C. – [W] – La Costituzione europea viene sottoposta a referendum e viene bocciata in Francia ed in Olanda. La conseguente mancata legittimazione del progetto unitario ha prodotto “un insieme che comprende Stati forti e Stati deboli, alcuni dei quali si sono avvantaggiati della situazione ed altri che l’hanno subita”.

2.007 d.C. – [W] – Quarto rapporto dell’IPCC.

In esso il ruolo delle attività umane quali causa del  riscaldamento climatico è definitivamente affermata.

I gas serra sono i principali fattori del riscaldamento, mentre la presenza di polveri inquinamenti nell’atmosfera comporta una minore insolazione a Terra e quindi un raffreddamento : senza l’effetto filtro causato dalle particelle inquinanti, in riscaldamento terrestre sarebbe ancora maggiore.

Appare evidente, sulla base di dati scientifici, che la temperatura è aumentata a partire dagli anni ’70 e soprattutto negli ultimi vent’anni.

A causa dell’aumento delle temperature ed allo scioglimento dei ghiacci, il livello del mare aumenta di circa 3,1 mm all’anno, ovvero circa 6 cm dall’inizio del secolo.

Sono riscontrabili aumenti delle temperature marine fino alla profondità di 3.000 metri.

2.007 d.C. – [W] – Viene firmato il 13 dicembre il Trattato di Lisbona per la riforma della UE. Il trattato fu redatto per sostituire la Costituzione europea bocciata dal “no” dei referendum francese e olandese del 2005.

2.009 d.C. / 2.012 d.C. – [web] – Realizzazione del progetto strategico italo-franco-svizzero Interreg Alcotra RISKNAT – Gestione in sicurezza dei territori di montagna.  Nell’ambito di questo grande progetto di collaborazione transfrontaliera, che si è svolto nei territori posti lungo tutta la frontiera italo-francese e nel Cantone svizzero del Valais, è stata svolta un’azione specifica dedicata alla falda idrica del Fiume Roia nel territorio di Ventimiglia. Sono state condotte la ricostruzione spaziale del campo di moto dell’acqua di falda, attraverso campagne di misura del livello piezometrico a cadenza mensile, per almeno due anni, l’analisi delle possibili fonti di inquinamento soggette a rischio di inondazione e nuove di indagini esplorative del sottosuolo, mediante sondaggi e analisi geofisiche. Sono state condotte campagne di misura dei livelli e della qualità delle acque sotterranee, anche utilizzando le perforazioni realizzate grazie al precedente progetto EUROBASSIN. Inoltre, è stato realizzato un primo modello concettuale e numerico dell’acquifero, esteso a tutta la zona interessata dagli emungimenti nel territorio del Comune di Ventimiglia. Ciò ha consentito la progettazione di un sistema di monitoraggio della qualità delle acque e sua predisposizione ed installazione, quale sistema di allarme automatico, condiviso a livello di operatori istituzionali e specifici di settore sia italiani che francesi, che è rimasto attivo a livello sperimentale per due anni. 

2.011 d.C. / 2.013 d.C. – [web] – Continuando il progetto EUROBASSIN (2004-2006) e in parziale sovrapposizione a RiskNat (2009-2012), nel 2011 hanno avuto inizio le attività del progetto italo-francese Interreg Alcotra EUR-EAU-PA. Tra i suoi obiettivi era la formulazione di una bozza di Convenzione per la gestione condivisa del bacino idrografico del Fiume Roia. Le attività comuni già realizzate riguardano studi sulle caratteristiche climatologiche del bacino, sulle portate del fiume e sui rischi di inondazione, sugli studi geologici ed idrici sull’acquifero di fondovalle, mediante numerose campagne di analisi geofisiche e di sondaggi geognostici nonché la realizzazione di un sistema di monitoraggio delle acque di falda e di superficie, anche mediante sensori automatici in teletrasmissione dati. È stato istituito un Tavolo Tecnico transfrontaliero, e tramite le riflessioni svolte in esso si è arrivati alla firma nel settembre 2.013 del “Protocollo di Intesa Transfrontaliero per il bacino idrografico del Fiume Roia e dei suoi affluenti”, che prefigura un percorso condiviso verso un Contratto di Fiume transfrontaliero italo-francese.

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2.013 d.C. – [W] – Quinto rapporto IPCC. La temperatura atmosferica superficiale mostra che ciascuno degli ultimi tre decenni sulla superficie della Terra è stato in sequenza più caldo di qualsiasi decennio precedente dal 1850.

Nell’emisfero settentrionale, il periodo 1983-2012 è stato probabilmente il trentennio più caldo degli ultimi 1400 anni.

Nel rapporto si afferma che le concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica, metano, e protossido di azoto sono aumentate a livelli senza precedenti almeno rispetto agli ultimi 800.000 anni. La concentrazione di anidride carbonica è aumenta del 40% dall’età pre-industriale, in primo luogo per le emissioni legate all’uso dei combustibili fossili, e in seconda istanza per le emissioni nette legate al cambio di uso del suolo. L’oceano ha assorbito circa il 30% dell’anidride carbonica di origine antropogenica emessa, causando l’acidificazione degli oceani. L’influenza umana è stata rilevata nel riscaldamento dell’atmosfera e degli oceani, nelle variazioni del ciclo globale dell’acqua, nella riduzione delle coperture di neve e ghiaccio, nell’innalzamento a livello globale del livello medio del mare, e nei cambiamenti di alcuni estremi climatici. L’evidenza dell’influenza umana è cresciuta rispetto il precedente rapporto AR4. È ritenuto ormai estremamente probabile che l’influenza umana sia stata la causa dominante del riscaldamento osservato sin dalla metà del XX secolo. È probabile che il cambiamento della temperatura superficiale globale per la fine del XXI secolo superi il 1,5°C, rispetto al periodo 1850-1900. Il riscaldamento continuerà a mostrare una variabilità da interannuale a decennale e non sarà uniforme a livello regionale. I cambiamenti del ciclo globale dell’acqua in risposta al riscaldamento nel corso del XXI secolo non saranno uniformi. Il contrasto e le differenze nelle precipitazioni tra le regioni umide e secche, e tra le stagioni umide e secche, aumenterà, anche se potrebbero verificarsi delle eccezioni a livello regionale. A livello globale, l’oceano continuerà a riscaldarsi nel corso del XXI secolo. Il calore penetrerà dalla superficie fin nell’oceano profondo e influenzerà la circolazione oceanica. Le emissioni cumulative di CO2 determinano principalmente il riscaldamento superficiale medio globale per la fine del XXI secolo e oltre.

La maggior parte degli aspetti del cambiamento climatico perdureranno per parecchi secoli anche se le emissioni di CO2 saranno fermate. Questo comporta un sostanziale impegno multisecolare per il cambiamento climatico, causato dalle emissioni di CO2 passate, presenti e future.

2.014 d.C. – [W] – Viene pubblicata in luglio su Proceedings of the National Academy of Sciences la prima mappatura delle isole di rifiuti di plastica negli oceani.

2.017 d.C. – [W] – Prende il via il progetto italo-francese Interreg Alcotra “Concert-Eaux”, dedicato agli impatti climatici ed alla tutela delle risorse idriche della Valle Roia, nell’ambito del quale è stato prodotto questo documento. 

2019 d.C. – [W] – Da luglio fino a settembre 2019, in remote aree della Siberia, a causa di una prolungata siccità e di anomale alte temperature, hanno luogo incendi devastanti che bruciano milioni di ettari di foreste.

Image Teleambiente.it

 – 2019 d.C. – [web] – Viene pubblicato uno studio sulla riduzione dei ghiacci in Antartide (Polo Sud). Il lavoro è basato sull’analisi di 18 regioni antartiche, comprendente 176 banchine di ghiaccio, più le isole circostanti. Le indagini sono basate su carotaggi dei ghiacci, studio degli iceberg distaccati dal continente bianco e su osservazioni satellitari.

Nell’arco di tempo che va dal 1979 al 1990, secondo le stime, la perdita di ghiacci annua è di circa 40 miliardi di tonnellate. Una cifra che ha toccato i 252 miliardi di tonnellate annue tra il 2009 e il 2017.

Lo scioglimento interessa soprattutto le regioni occidentali, considerate dagli studiosi tra le più sensibili ai cambiamenti climatici, a fronte delle orientali che risultano più stabili.

2.019 d.C. – [W] – Il 24 settembre presso il Principato di Monaco l’IPCC presenta il rapporto “Gli oceani e la criosfera nel cambiamento climatico”.

Negli scenari descritti dal rapporto, il livello medio globale del mare (GMSL) è in aumento, con un’accelerazione negli ultimi decenni. Aumento dei venti e delle precipitazioni di cicloni tropicali e l’aumento delle onde estreme, combinato con l’aumento del livello mare, provocano eventi marini estremi e pericoli costieri. Si prevede che la perdita di massa su scala globale dei ghiacci, lo scongelamento del permafrost e la riduzione della copertura nevosa e dell’estensione del ghiaccio nel Mar Artico continueranno nel breve termine (2031–2050) a causa degli aumenti della temperatura dell’aria superficiale, con inevitabili conseguenze per il deflusso fluviale e pericoli locali. Le calotte glaciali della Groenlandia e dell’Antartico perderanno massa a un ritmo crescente per tutto il 21° secolo e oltre. Si prevede che in uno scenario di aumento delle emissioni di gas serra questi cambiamenti criosferici aumenteranno ulteriormente nella seconda metà del 21° secolo. Forti riduzioni delle emissioni di gas serra nei prossimi decenni potranno ridurre ulteriori cambiamenti dopo il 2050.

Si prevede che i futuri cambiamenti della criosfera sulla terra influenzeranno le risorse idriche e i loro usi, come l’energia idroelettrica e l’agricoltura irrigua.

Sono previsti impatti dovuti all’incremento di alluvioni, valanghe, frane e destabilizzazione del suolo e ciò farà aumentare il rischio per infrastrutture e insediamenti. Per realizzare la resilienza climatica e lo sviluppo sostenibile è necessario ridurre urgentemente e significativamente le emissioni di gas serra, abbinando questo ad azioni di adattamento sempre più coordinate e sostenute.

Il fattore chiave per l’attuazione di risposte efficaci ai cambiamenti climatici nell’oceano e nella criosfera è l’intensificazione della cooperazione e coordinamento tra le autorità governative. Istruzione e alfabetizzazione climatica, monitoraggio e previsioni, utilizzo di tutte le fonti di conoscenza disponibili, condivisione di dati, informazioni e conoscenza, finanza, gestione della vulnerabilità ed equità sociale e supporto istituzionale sono anch’essi essenziali. Così come gli investimenti che consentono lo sviluppo di capacità, l’apprendimento sociale e la partecipazione all’adattamento specifico per il contesto, nonché la negoziazione di compromessi e la realizzazione di co-benefici nella riduzione dei rischi a breve termine e nella costruzione della resilienza e della sostenibilità a lungo termine. Questo rapporto riflette lo stato scientifico per l’oceano e la criosfera per bassi livelli globali riscaldamento (1,5 ° C), come valutato anche nelle precedenti relazioni IPCC e IPBES.

2.019 d.C. – [web] – La Conferenza sul clima COP25 finisce con un nulla di fatto.

Il Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres si è detto “deluso”, affermando che “la comunità internazionale ha perso una opportunità importante per mostrare maggiore ambizione” nell’affrontare la crisi dei cambiamenti climatici. 

“Non dobbiamo arrenderci, e io non mi arrenderò”, ha scritto su Twitter.

Distribuzione globale degli incendi nel 2019

2.019 d.CNel 2019 sono bruciati circa 12 milioni di ettari di foreste in Amazzonia, 27mila ettari nel Bacino del Congo, oltre 8 milioni nell’Artico, 328mila ettari tra foreste e altri habitat in Indonesia.

E in questo momento, a cavallo fra il 2.019 ed il 2.020,  anche l’Australia sta fronteggiando gli incendi boschivi più pericolosi e catastrofici mai visti prima.

Clima_instabile_BIG

2.050 d.C. – [SCC] – Si prevede che a questa data il pianeta Terra ospiterà complessivamente circa 9 miliardi di umani.