LAMA – Laboratorio microclimatico alpino

Nel Vallon de la Bendola, un affluente di sinistra del fiume Roya nel territorio francese vicino al villaggio di Saorge, il cui bacino copre circa 40 chilometri quadrati, sono stati installati numerosi sensori meteorologici, idrologici e climatologici di diverso tipo.

In questa parte della Val Roia verrà quindi creato un laboratorio microclimatico alpino (LAMA)

Un Laboratorio a livello europeo, aperto alla collaborazione di tutti i ricercatori e/o esperti che desiderano contribuire agli studi sull’impatto dei cambiamenti climatici sul ciclo dell’acqua e sulla biodiversità nelle regioni alpine e mediterranee.

Alcuni sensori sono di tipo tradizionale, come circa 6 pluviometri e stazioni meteorologiche complete, dotate di igrometri, anemometri e termometri, installate e monitorate a cura del CNRS.

Altri sensori sono assolutamente innovativi, come lo SRS – Smart Rainfall System (brevetto UNIGE). Essi utilizzano la misurazione dell’attenuazione del segnale TV satellitare per dedurre la quantità di pioggia, in quanto essa causa la perdita di potenza del segnale misurato interferendo lungo la linea che collega il satellite all’antenna parabolica.

Molti SRS sono installati nel Vallon de la Bendola, con lo scopo di costruire una griglia di misurazione, che integrerà i dati sulle precipitazioni forniti dai pluviometri.

Il Laboratorio di Geodesia, Geomatica e GIS del DICCA di UNIGE ha sviluppato una procedura innovativa, che integrando le misurazioni GPS / GNSS da Zenith Tropospheric Delay (ZTD) con misurazioni di temperatura e pressione distribuite sul terreno al suolo, rappresentato da un modello digitale (DTM), consente di ottenere mappe spaziali del contenuto di vapore acqueo, presente nell’atmosfera, che può potenzialmente precipitare sotto forma di pioggia (Precipitabile Water Vapor – PWV) (Sguerso, Labbouz et al., 2014).

Inoltre, la collaborazione con la società francese NOVIMET e la capitalizzazione dei risultati del precedente progetto Interreg Alcotra “URAMET”, consentono di ottenere mappe dettagliate in tempo reale di precipitazioni, nevicate e grandinate nella valle di Bendola utilizzando le misure provenienti dal radar meteorologico HYDRIX installato sulla cima di Mont Vial, nell’entroterra di Nizza.

NOVIMET ha partecipato al progetto Interreg Alcotra URAMET, di cui il Capofila era ARPA Piemonte, che si è dedicato all’integrazione dei dati provenienti dai meteoradar italiano di Monte Settepani e francese di Mont Vial. I dati grezzi provenienti dai due radar sono elaborati dal software ZPHI di Novimet, e poi mosaicati fra loro in modo da migliorare la visibilità delle precipitazioni nella zona transfrontaliera.

La caratteristica vincente del metodo di elaborazione dati brevettato da NOVIMET è che i radar stimano la pioggia direttamente, mediante l’elaborazione dei dati da loro misurati, senza bisogno di tararli attraverso le misure effettuate da pluviometri al suolo. Inoltre, la metodologia brevettata di NOVIMET consente di distinguere se le precipitazioni sono di pioggia, neve o grandine, con una risoluzione spaziale estremamente elevata.

Configurazione dei monitoraggi meteo-climatici nel bacino idrografico del Vallon de la Bendola. La griglia di colore rosso identifica le celle di misura delle precipitazioni effettuate dal meteoradar NOVIMET - HYDRIX, con lato di circa 500 metri ciascuna. I segnaposto di colore blu corrispondono alle stazioni pluviometriche installate dal CNRS. I cerchi bianchi localizzano i sensori GNSS del DICCA-UNIGE, mentre le linee di diversi colori corrispondono alle mire satellitari degli SRS del DITEM - UNIGE.