Protocollo di Intesa Transfrontaliero

Le ragioni dell’Intesa

Le risorse idriche sono uno degli elementi più minacciati dai cambiamenti climatici. I periodi di siccità potrebbero essere più frequenti e di più lunga durata, e nei territori alpini questo potrebbe generare la riduzione dei volumi delle acque sotterranee disponibili.

Questa risorsa idrica è ancor più strategica in quanto non può essere sostituita da altre fonti. 

Per questo motivo è necessario prevedere degli scenari d’impatto dei cambiamenti climatici in queste zone ed identificare strategie di adattamento a questi scenari.

Allo scopo di affrontare questi temi, gli attori territoriali della Valle Roia hanno firmato nel settembre 2013 un 

“Protocollo d’Intesa Transfrontaliero per il bacino idrografico del Fiume Roia e dei suoi affluenti”

 nel quale essi si impegnano a cooperare per proteggere le risorse idriche, sia in termini di quantità che di qualità, poiché esse sono utilizzate da più di 350.000 persone in Italia ed in Francia.

Testo del “Protocollo di Intesa Transfrontaliero per il bacino idrografico del Fiume Roia e dei suoi affluenti”

Elenco organismi firmatari del “Protocollo di Intesa Transfrontaliero per il bacino idrografico del Fiume Roia e dei suoi affluenti”  al dicembre 2019

 

La sottoattività WP2_2.a del Progetto “Concert-Eaux”, affidata a IISL, è dedicata all’applicazione concreta di alcuni dei contenuti previsti dal Protocollo Transfrontaliero in termini di governance territoriale.  In particolare è stata attivata una Segreteria Tecnica di Protocollo, che affianca gli Enti aderenti e ne facilita la collaborazione.

In particolare si é intrapreso un percorso di verifica delle condizioni di fattibilità di un Contratto di Fiume Transfrontaliero (CdFT), nonché di un GECT (Gruppo europeo di cooperazione territoriale) del Roia/Roya, entrambi evocati dal Protocollo. 

Contratti di Fiume (CdF) in Italia sono strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale.

I soggetti aderenti al CdF definiscono un Programma d’Azione (PA) condiviso e si impegnano ad attuarlo attraverso la sottoscrizione di un accordo.

GECT sono persone giuridiche create per facilitare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale o interregionale nell’Unione Europea (UE). Essi consentono alle autorità regionali e locali (ma anche alle autorità nazionali dei paesi più piccoli o centralizzati) e ad altri organismi pubblici di diversi paesi membri di istituire gruppi con personalità giuridica per fornire servizi comuni. Gli Stati membri devono approvare la partecipazione dei potenziali membri nei loro rispettivi paesi.